C'è chi ancora si ostina a normare su una distinzione che non dipende dal tempo ma da uno stato d'animo psicologico: l'essere speculatori o investitori.Cerchiamo invece di capire come vivere meglio e non farci stressare dalla variabilità dei mercati
Ultimo post riguardante la Finanza comportamentale dove cerco di riassumere le conclusioni per affrontare il percorso ad ostacoli dei mercati finanziari affiancati da un consulente finanziario esperto che ci guidi senza prevaricare l'investitore.
In materia di investimenti molti cercano e richiedono una maggiore Educazione finanziaria ma attenzione che molto spesso dietro si cela un paternalismo che non sempre rispetta la libertà altrui.
In questo articolo affronto le trappole mentali più comuni in cui si imbatte l'investitore quando fa una rappresentazione grafica o verbale del suo investimento in modo distorto in modo da rasserenarsi e compiacersi e non vede la realtà dei fatti.
In questo articolo affrontiamo le Trappole mentali euristiche o meglio tutte quelle scorciatoie che mettiamo in atto nelle diverse situazioni della vita ma che sono poco compatibili con un investimento. In pratica intuito e sesto senso non sempre ci aiutano per investire sui mercati globali.
In questo primo articolo di tre affronto le Trappole mentali cognitive sperando che evidenziandole l'investitore possa limitarle o evitarle in presenza di uno stress da scelta durante la fase di investimento.
Prima di addentrarci nella Finanza Comportamentale mi soffermo sulla riflessione che ci provoca La Teoria del Prospetto: cioè l'investitore condizionato da fattori a volte soggettivi denota una avversione al rischio quando guadagna e una spiccata pèropensione al rischio quando è in perdita
Primo di una serie di articoli volti ad introdurre i concetti fondamentali di finanza comportamentale al fine di non far cadere l'investitore nelle trappole mentali cjhe gli porterebbero delle perdite sul patrimonio