L'inflazione finanziaria
Pubblicato da Alessio in Academy · 20 Luglio 2020
Tags: inflazione, finanziaria, bce, fed, boj, prezzi, azioni, mercati, finanziari, borse
Tags: inflazione, finanziaria, bce, fed, boj, prezzi, azioni, mercati, finanziari, borse
Oggi proverò ad approfondire un argomento che verrà
studiato probabilmente nei prossimi anni dagli studenti di economia e che a noi
serve per meglio interpretare quello che sta succedendo sui mercati azionari:
l'inflazione
finanziaria.
Il concetto di inflazione classica è legato ad un aumento
dei prezzi di tutte le cose che possiamo comprare tutti i giorni nell'economia
reale rilevato in un dato periodo. Tant’è che in Italia c’è il paniere ISTAT che
la rileva mensilmente.
Vediamo il perché le banche centrali, in primis Fed Boj e
Bce, stanno introducendo questa innovazione “tecnologica" nel mondo
dell'economia.
Ho preso spunto da questa dichiarazione di una delle
banche più grosse negli Usa, la JP Morgan, che vedete nella vignetta, per
capire cosa è l’inflazione finanziaria.

Facciamo un passo indietro.
Dopo le ultime crisi del 2008 e 2018 il mondo è sempre più
oberato di debito privato e pubblico. I deficit ogni anno salgono e la montagna
di debito aumenta.
Come fare per farlo rimborsare?
Secondo la teoria Classica in economia le alternative
sono:
1. Far
fallire il debitore in modo da avere tanti default e poi l’economia riparte con
i soggetti sani (ipotesi al momento scartata).
2. Il
debitore ripaga il debito in un tempo lungo e fin quando non si smaltisce
questo fardello l’economia non riparte con nuovi investimenti. È questo che
inizialmente hanno provato a fare negli anni passati, ma con poco successo.
3. Infine,
hanno pensato a strade alternative, tipo dare liquidità a basso costo per
incentivare gli investimenti e ripagare i debiti. Ma tutti i soggetti di
mercato il cash lo hanno indirizzato sempre verso investimenti finanziari, buy
back azionari e/o comprando ancora obbligazioni per aver un rendimento minimo
senza però trasferirlo all'economia reale.
Ecco che la frontiera degli interventi “non convenzionali”
prova la carta dell’inflazione finanziaria, cioè far salire i prezzi delle
azioni a valori che si discostano dalla realtà ma che permetteranno di ripagare
i debiti.
Facendo un esperimento di pensiero laterale si comprende
che l’inflazione nella sua definizione è l’incremento dei prezzi e quindi lo si
può ravvisare anche nella salita dei corsi azionari.
Stiamo assistendo al più grande esperimento di politica
economica mai visto.
Faccio un esempio numerico per capire cosa stanno impostando
per i prossimi anni non avendo più a disposizione la leva dei tassi che ormai
sono negativi e ci hanno portato nella trappola della liquidità.
Abbiamo un debito di 100 da rimborsare ma il reddito
superfluo è 20, se va bene, e non riesce a farlo.
Se però manipolo il prezzo delle azioni comprando direttamente
le società buone che comunque hanno prospettive di crescita e che valgono ora
50 e lo porto a 130 nel giro di poco tempo ho creato ricchezza che può
diventare reale e permettere di rimborsare il debito.
Ecco spiegata la continua crescita di mercati come il
nasdaq o lo stesso S&P 500.
Questa è l'inflazione finanziaria!
Non è vero quindi l'affermazione che ci dicono che
l'inflazione non c’è o è compressa sotto il 2%.
Ogni tanto qualcuno vende per toccare con mano questa
ricchezza e rimborsare i debiti e questo serve per far in modo che questa
catena di Sant’Antonio moderna gestita dalle Istituzioni possa proseguire.
Vedremo se questa soluzione avrà avuto un effetto positivo
nei prossimi anni e se la studieranno all’università.
Certo è che il momento è favorevole perché concomitante con
un vero salto tecnologico a cui stiamo assistendo in tutti settori che può far
emergere nuove realtà in nuovi Paesi.
